La Rete festeggia il lancio di un nuovo progetto che ha l’obiettivo di contrastare le etichette e gli stereotipi imposti dai media. Si chiama All Woman Project.
“Le donne – si legge nella pagina – sono spesso vittime dei condizionamenti e degli stereotipi della moda e dei media; alcune sono considerate ‘vere’ donne, altre ‘da copertina’, ‘trendy’, perfette, insomma, per l’industria dell’editoria e della pubblicità. Il tuo corpo non dovrebbe definire la tua femminilità o le tue doti di donna“.
Gli ideatori del progetto, che hanno lavorato con aziende partner guidate da donne e con modelle di diverse nazionalità, ritengono che la taglia o il colore della pelle non debbano limitare la possibilità delle donne di diventare modelle, persone di successo, o più semplicemente, di sentirsi donne. “Tutti i corpi e tutte le provenienze – dicono – meritano di essere rappresentati nella moda e nei media, per rendere le donne di tutto il mondo positive nei confronti del loro corpo, sicure di sé, e per esaltare la diversità”. Il tema, insomma, è sempre quello del body positivity, cioè l’accettazione e l’amore verso il proprio corpo.
Il progetto All Woman Project punta sull’idea che, a dispetto di quanto siamo abituati a pensare, tutte le donne sono simili. Abbiamo imperfezioni e difetti fisici, ma questo non ci rende più o meno belle. Piuttosto che ritoccare le nostre foto o vergognarci di come siamo fatte, dovremmo accogliere tutte le nostre peculiarità. “Le caratteristiche fisiche – concludono gli ideatori – non ci etichettano come più o meno donne, sono il nostro carattere e la nostra forza a farlo. Tutto questo ci rende donne”.
Su Instagram è già partito l’hashtag #iamallwoman, il profilo da seguire è @allwomanproject ed è possibile avere una panoramica più ampia della campagna guardando il video realizzato.
Noemi Matteucci
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