Come diventare modella curvy in Italia: i consigli di agenzie e talent scout - Semplicemente Curvy

Due dei messaggi più frequenti che riceviamo dalle lettrici riguardano il mondo della moda e sono più o meno questi: “Sapete dirmi come diventare modella curvy?” o “Quali sono le agenzie per modelle curvy in Italia?”. Abbiamo chiesto qualche dritta a due addette al settore e ne sono uscite delle indicazioni delle quali chi intraprende questa professione potrà fare tesoro.

A dirci come diventare modella curvy sono due imprenditrici che nel mondo delle donne morbide ormai hanno fatto casa, creandovi il loro lavoro: Mirella Rosato, titolare dell’agenzia per modelle curvy BeautyFull Models, con sede a Milano, ed Elisabetta Viccica, presidente dell’Associazione Amarsi un po’, che opera a Roma anche come talent scout fra le nuove potenziali modelle curvy (ha creato anche il nuovo format Venere in carne) e offre corsi di formazione professionale.

Sia Mirella sia Elisabetta ci confermano che negli ultimi due-tre anni il settore è in grande crescita e che le richieste che ricevono dalle aspiranti modelle sono sempre di più, che il mondo curvy in Italia sta avendo i suoi primi sostanziosi riscontri (cosa impensabile solo fino a qualche anno fa) e che la consapevolezza delle donne in fatto di accettazione è in aumento. Ecco i loro consigli su come diventare modella curvy e che – ci tengono a sottolineare – proprio come quello della modella regular non è un mestiere per tutte.

Come diventare modella curvy: parola di Mirella Rosato

Mirella Rosato, titolare dell’agenzia Beautyfull Models di Milano

Mirella Rosato lavora come imprenditrice nella capitale della moda, è titolare dell’agenzia BeautyFull Models dal 2013 e opera in questo settore, complessivamente, da circa quindici anni. Non arriva direttamente dal mondo delle ‘morbide’, ma lo ama e lo apprezza: è questo il motivo per cui quattro anni fa ha deciso di passare dalle agenzie di modelle regular a una per modelle curvy, aprendo un’azienda tutta sua per seguire la novità del settore e selezionare e offrire modelle professioniste ‘con le curve’. Modelle che devono – necessariamente – avere dei requisiti specifici.

“BeautyFull Models – spiega la Rosato – offre un servizio che comprende esclusivamente modelle che rientrano in specifiche caratteristiche, considerate curvy e come tali richieste dalle aziende di moda e prêt-à-porter. Le nostre ragazze e le potenziali candidate devono avere un’altezza che va da 1,74 m a 1,80 m, misure di seno comprese fra 95 e 110 cm, misure di vita comprese fra 65 e 90 cm e fianchi compresi tra 96 e 120 cm. Devono essere proporzionate, armoniose, oggettivamente belle, perché così ci viene richiesto dall’industria della moda curvy, con una taglia media che parte dalla 46 e arriva al massimo alla 50-52 (sartoriale). La bellezza non basta, però: una vera professionista – aggiunge la Rosato – sa anche avere un atteggiamento professionale, il che significa sapersi confrontare con i clienti e le persone che lavorano nel backstage, saper stare fra la gente e avere capacità di PR”.

Mirella Rosato sottolinea come BeautyFull Models sia, al momento, l’unica agenzia in Italia dedicata esclusivamente alle modelle curvy e alle influencer curvy. “Sono molto soddisfatta del movimento curvy – conclude Mirella -: ritengo che ogni donna debba accettare se stessa prima di ogni altra cosa. Il messaggio che mi piacerebbe dare, in linea con l’orgoglio curvy dei nostri giorni, è che amarsi significa stare soprattutto e innanzi tutto in salute, a prescindere dalla taglia che si indossa“.

Come diventare modella curvy: parola di Elisabetta Viccica

Elisabetta Viccica, presidente dell’Associazione “Amarsi un po’”

È con un’altra “fetta della torta” che lavora Elisabetta Viccica, che dal mondo delle donne plus size invece nasce per creare la sua immagine e le sue professioni. Una donna – verrebbe da dire – dalle mille sfaccettature, visto che ha avviato con l’Associazione Amarsi un po’ e con il brand di lingerie oversize Evha&Eva il suo percorso nel mondo delle modelle curvy partendo da un obiettivo sociale, quello dell’accettarsi, per poi diventare una delle portabandiera del movimento del ‘curvy è bello’ e una talent scout di potenziali curvy model.

L’accettazione di sé è la prima cosa per una donna, che sia una modella o meno“: questo in soldoni il motto di Elisabetta, che dopo anni di impegno per la valorizzazione del mondo curvy, offre oggi con la sua associazione booking, ma anche corsi di portamento e di posa fotografica per le potenziali modelle. Il suo target è più plus size: “A me – spiega la Viccica – si rivolgono principalmente clienti in cerca di modelle che indossano taglie dalla 48 in su. Ciò che è molto importante sottolineare è che ci sono dei requisiti di base essenziali e che essere curvy non significa in automatico poter essere una modella curvy. Serve avere presenza, saper sfilare, serve avere portamento, serve sapersi destreggiare in questo campo. Ed è importante anche avere un book professionale: foto scattate in bagno o in macchina con lo smartphone non lo sono affatto. Andreste mai a un colloquio di lavoro senza l’abbigliamento richiesto o con un curriculum pieno di errori? Se si vuole intraprendere un percorso di questo tipo, la professionalità è alla base di tutto”.

I requisiti fisici per le modelle plus size selezionate da Amarsi un po’ sono più flessibili rispetto a quelli di BeautyFull Models (ad esempio, per gli shooting fotografici non è sempre necessaria l’altezza, anche se aiuta molto con le proporzioni), ma non inesistenti. “Per il mio ambito – conclude la Viccica – , molto dipende dal messaggio che il cliente, o io, nei miei progetti, vogliamo trasmettere: la catwalk o il catalogo richiedono determinate misure, ma se si organizza un evento per far sentire le donne sensuali e creare le condizioni perché si accettino, tutte le misure sono gradite!”.