Film 'Come ti divento bella': ci aspettavamo Bridget Jones e invece... - Semplicemente Curvy

La nostra recensione del film ‘Come ti divento bella’, uscito in Italia al cinema il 22 agosto 2018.

Erano settimane che aspettavamo di vedere ‘Come ti divento bella’, uno dei pochi film che negli ultimi anni hanno trattato in modo evidente e centrale il tema dell’importanza dell’autoaccettazione. Ci aspettavamo un clone de’ Il diario di Bridget Jones, e invece… complice il nostro primo evento ‘Aperi-cinema Curvy’ a Terni, abbiamo avuto una bella sorpresa…

Come ti divento bella: trama

Il film è una commedia che si svolge a New York. La protagonista è Renée Barrett (Amy Schumer), una giovane donna sulla trentina, bionda, alta, taglia morbida ma non eccessiva (potremmo dire una 48-50?) che gestisce in un ufficio sotterraneo di Chinatown il sito web del gigante dei cosmetici Lily LeClaire. Nonostante sia globalmente di bell’aspetto, simpatica, intelligente e in gamba, il suo sogno è quello di ‘diventare bellissima’. Un giorno, allenandosi in palestra, Renée cade dalla cyclette e sbatte la testa. Al suo risveglio non è cambiato niente, se non il suo modo di guardarsi allo specchio: si trova fisicamente perfetta, affascinante, è sicura di sé e delle sue potenzialità, tanto da decidere di candidarsi come receptionist dell’azienda in cui lavora ‘mettendo in mostra’ tutte le sue doti, grazie alle quali ottiene presto innumerevoli successi in amore e nel lavoro. Poi, però, un giorno batte di nuovo la testa… tornando alle origini, ma rendendosi conto che lei è ed è sempre stata quella donna di successo.

Come ti divento bella: la nostra opinione

Il film è prima di tutto un racconto vero, perché racconta la quotidianità di tutte le donne: René è tutte noi quando va in palestra e tenta di fare spinning insacchettata in leggings contenitivi, è tutte noi quando la bici si rompe e si fa male diventando lo zimbello della palestra ‘chic’, è tutte le donne che si guardano allo specchio e non si sentono mai abbastanza.

Come ti divento bella, poi, è divertente, molto: la René ‘trasformata’, quella che si sente una superstar, conserva ancora la sua goffaggine nel modo di porsi e di atteggiarsi, esaspera ogni movimento passando dalla sensualità alla comicità, senza nemmeno rendersene conto.

Infine, il film contiene un messaggio veramente importante, quello che tutte noi dovremmo comprendere: la nostra unicità è già in noi, ognuna di noi ha le carte per essere una donna di successo in tutti gli ambiti della vita, tutto sta a riconoscere che si hanno quelle doti (“spesso abbiamo paura di noi stessi”, si dice nel film) e che basta farle uscire allo scoperto per essere felici.

La Renée del prima e del dopo è esattamente la stessa persona, ciò che cambia in lei è la piena e completa consapevolezza delle sue capacità. Ad aiutarla nell’acquisirla, la possibilità di avere alla fine un posto di rilievo nell’azienda in cui lavora, le sue due amiche, che l’hanno sempre amata così come è, e soprattutto il suo uomo, Ethan, che alla fine del film le sussurra forse la frase più bella che vorremmo ascoltare da un partner: “Tu sei la donna più bella del mondo, e io ti ho sempre vista”.

Da vedere!