Se il peso crea problemi di salute: il diabete di tipo 2 - Semplicemente Curvy

Stick per la misurazione – Diabete di tipo 2

“Mi piaccio così, mi va di leggere notizie carine e leggere, ora cosa c’entrano le malattie legate al peso?”: lo so che lo state pensando.
“Eccome se c’entrano”, vi rispondo io, perché che ognuna di noi stia bene con la propria immagine è importante tanto quanto sapere a quali rischi si va incontro se si seguono regimi alimentari e stili di vita totalmente incontrollati. Per la Giornata mondiale del Diabete, che ha visto impegnati tutti i paesi del mondo in iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, abbiamo pensato che fosse giusto parlare del diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 2 o diabete alimentare è infatti una terribile minaccia silente che incombe su chiunque abbia chili di troppo ed eviti ogni tipo di attività fisica. E poiché Semplicemente Curvy si fa bandiera del benessere in senso generale, ci sentiamo in dovere non solo di dare consigli per vivere ogni giorno le proprie curve al massimo, ma anche di informare e mettere in allerta chi prende la parola ‘forme’ troppo alla leggera, trascurando la propria salute e quella altrui, quando si vive a contatto con familiari e bambini.

Cos’è il diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2 rappresenta il 90-95% di tutti i casi di diabete e le sue cause, per la maggioranza, sembrano essere riconducibili all’obesità e alla mancanza di attività fisica. È una patologia cronica (cioè di lunga durata o permanente) caratterizzata da alti livelli di glucosio, i cosiddetti ‘zuccheri’, nel sangue e dovuta a un’alterazione della quantità o del funzionamento dell’insulina, l’ormone prodotto dalle cellule del pancreas che provoca l’ingresso del glucosio circolante (derivato dalla digestione del cibo) all’interno delle cellule, dove viene utilizzato come fonte di energia.

Se il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina o se gli organi bersaglio (muscolo, fegato, tessuto adiposo) non rispondono in maniera adeguata all’ormone, il corpo non può utilizzare il glucosio circolante come fonte di energia e il glucosio resta nel sangue, dove i suoi livelli diventano sempre più alti, causando lo stato di iperglicemia. Gli organi, ‘affamati’ dell’energia necessaria al loro funzionamento e sottoposti a un eccesso di glucosio circolante, provocano a loro volta danni a carico di altri apparati, in particolare al sistema cardio-vascolare, agli occhi, alle arterie e ai nervi delle gambe, ai reni e al cervello.