L’attrice americana Blake Lively si è espressa a favore del body positive, raccontando dei disagi provati dopo aver partorito
Aveva un corpo naturalmente ‘diverso’, come quello di ogni donna dopo il parto, e non ha trovato nei negozi nessun capo ‘standard’ che riuscisse a indossare. Una situazione nota a molte donne e che quasi nemmeno fa notizia, diremmo, almeno non finché a parlarne è l’attrice americana Blake Lively dopo il parto del terzo figlio.
“Quel corpo mi aveva dato un bambino e produceva cibo per il piccolo. Un vero miracolo. Ma anziché esserne fiera, mi sentivo insicura, perché non riuscivo ad entrare in nessun vestito” – ha scritto qualche giorno fa la Lively in una story pubblicata nel suo profilo Instagram, tirando fuori finalmente le sue fragilità. Dimostrando – inoltre – di essere vicina a tutte le donne e dichiarando apertamente che anche la meravigliosa compagna del bellissimo Ryan Reynolds può sentirsi non all’altezza della situazione, in particolare quando la moda non ti aiuta nella quotidianità.
La Lively ha oggi riacquistato una forma fisica invidiabile e si mostra nei social, dopo un anno e più dal parto, grazie al lavoro su se stessa fatto assieme a un personal trainer. Nonostante questo, si è sentita lo stesso in dovere di spendere una parola in favore di tutte le donne che si trovano davanti a un disagio simile. Blake Lively è stata infatti vittima lei stessa di body shaming dopo la sua prima apparizione pubblica, a 4 mesi dal parto, insieme al marito e ai figli sul red carpet del film “The Rhytm Section” a New York, quando camminando sulla Walk of Fame fasciata da un vestito nero scollato dovette subire
Blake Lively a 4 mesi dal parto (foto TgCom24)
LEGGI ANCHE: “ASHLEY GRAHAM SU VOGUE CON IL PANCIONE”