Il 26 maggio 2019 sarà trascorso un anno esatto dal loro “Sì”, ma la loro storia è iniziata molto prima proprio grazie a Semplicemente Curvy. Celebriamo Silvia e Cristian per la seconda volta dedicandogli questo articolo!
Silvia e Cristian sposi grazie a Semplicemente Curvy
Noemi: «Silvia, raccontaci della vostra storia: a te la parola. (Io sono emozionatissima, come fu il giorno del vostro matrimonio, quando mi delegasti il compito di unirvi, officiando la cerimonia)».
Silvia: «Il sito è stato fondamentale. Proprio tu pubblicasti su Semplicemente Curvy un articolo in cui si parlava WooPlus, applicazione per dating riservata alle donne plus size e agli amanti di tali forme. Usando questa app ci siamo conosciuti: Cristian è amante delle donne dalle forme generose, mentre io, da curiosissima come sempre sono, mi sono iscritta, nonostante tu avessi espresso dei dubbi in merito a WooPlus (‘non serve per forza un’app a ghettizzare le donne morbide’, scrivesti). Abbiamo così iniziato a parlare, a scherzare, poi a inviarci delle foto e tutto è nato, e poi… siamo diventati marito e moglie».
Noemi e Silvia dopo la celebrazione del matrimonio
Silvia e Cristian sposi: le fasi di un matrimonio da sogno
Noemi: «Quanto tempo dopo esservi conosciuti vi siete incontrati»?
Silvia: «Ci siamo incontrati per la prima volta dopo appena due settimane di chiacchiere, di foto, di messaggi vocali: la voglia di vedersi era tanta. Tuttavia, non conoscendolo davvero, non ero tranquilla a vederlo completamente da sola, quindi l’ho fatto venire nella mia città, San Gemini, a trovarmi in occasione di un festival alla cui organizzazione anche tu avevi partecipato. Quella sera abbiamo parlato tanto, passeggiato tanto, gli ho mostrato il posto in cui vivevo (e dove attualmente viviamo) ed è arrivato anche il primo bacio. Insomma, un vero sogno».
Noemi: «Quanto tempo dopo esservi conosciuti vi siete sposati»?
Silvia: «Ci siamo conosciuti ‘visivamente’ il 25 giugno 2016, Cristian mi ha chiesto di sposarlo il 26 maggio 2017 e ci siamo sposati il 26 maggio 2018. Un fidanzamento lampo, potrebbe dire qualcuno, ma giusto secondo noi. Due anni sono stati sufficienti per capire che volevamo trascorrere la vita insieme».
Silvia e Cristian sposi: la ricerca dell’abito curvy
Noemi: «Rispetto all’abito da sposa…come è andata»?
Silvia: «La ricerca dell’abito è stata leggermente complicata, per vari motivi. Parto dal presupposto che non sono una persona ‘dai gusti semplici’, ma piuttosto originale. Il mio brio, la mia frizzantezza, il mio amore per i colori dovevano essere rappresentati anche nel mio abito da sposa. Il primo tentativo nella ricerca dell’abito lo feci a Terni, il centro più vicino alla mia città. Il primo impatto fu relativo alla taglia, che non in quantità esagerate, ma si trovava. La difficoltà maggiore, in realtà, stava nel vedere un abito che mi rispecchiasse davvero. Mia madre racconta ancora che quando uscivo dal camerino ero sempre scura in volto, perché gli abiti non corrispondevano per niente a quello dei miei sogni. Nonostante ci fossero molti abiti della mia taglia da provare, nel primo, ma anche in altri atelier (mi spostai in varie zone dell’Umbria e del Lazio, anche in sartorie specializzate per le curvy), trovavo fondamentalmente abiti classici. Forse questa offerta deriva dal fatto che tante curvy sono imbarazzate nel mostrare le proprie forme, e magari si concentrano su stoffe, paillettes e pizzi che fanno brillare l’abito, ma non le curve. Fu allora che la mia cara amica Marika, docente di costume e di moda, mi indirizzò da Alessia Sanzone, una sua ex allieva che ha un atelier sposa in Umbria, a Gubbio. Benché più giovane di me, sin dal primo incontro seppe cogliere tutte le sfumature della mia personalità, mettendo su carta tutto ciò che stavo davvero cercando. Ricordo bene la mia commozione nel vedere prendere forma l’abito, nel bozzetto che stava disegnando per me, e nel toccare i materiali che sarebbero diventati parte dell’abito, nonostante quel vestito non fosse ancora reale ma solo in fase di concept. Mi sono totalmente affidata a lei e ne è uscito un abito che mi ha fatto impazzire, e che tutt’ora, quando ogni tanto lo guardo, mi dispiace di non poter indossare liberamente quando voglio».
Noemi: «A chiudere questa storia favolosa, immancabile è il consiglio finale. Immagina di poter parlare alle future spose curvy. Cosa diresti loro»?
Silvia: «Innanzi tutto, fregatevene delle curve: sono parte di voi, le avete, sono lì, sono belle. E se anche il vostro compagno o compagna le ama, va bene così: che vi importa di tutto il resto? Per quanto riguarda l’abito, cercatelo. Io non ho trovato subito quello bell’e pronto, ma non è detto che non possa succedere a voi. In alternativa, fatevelo disegnare. Provate e riprovate, non fermatevi alla prima scelta o alla commessa che vi dice ‘è meglio nascondere il sedere o i fianchi’. Quel giorno dovete brillare: dovete sentirvi belle, comode, voi stesse. E felici».
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