Un trattato sul rispetto e sulla grassofobia: recensione libro Belle di faccia. Tecniche per ribellarsi a un mondo grasso fobico, di Chiara Meloni (autrice e illustratrice) e Mara Mibelli (autrice), edito da Mondadori.
Chiara Meloni e Mara Mibelli
A dispetto di titolo e sottotitolo, Belle di faccia non si pone come obiettivo solo quello di lottare contro la grassofobia, ma più in generale quello di lottare per una società uguale è giusta, lottare per un’accettazione a tutti i livelli, senza discriminazioni di genere, di etnia, di età, di condizione fisica, di peso, di genere.
Belle di Faccia: documentazione e terminologie
Si parte con una carrellata storica e linguistica di episodi e di espressioni che caratterizzano dai secoli dei secoli, specialmente nell’ultima a centinaia di anni, i riferimenti alle persone ‘diverse’, dal colore della pelle al peso, dalla disabilità all’origine culturale. Termini come fat shaming, cisgender, abilismo, white privilege, thin privilege, fat talk, diet talk, vengono raccontati, spiegati e ricondotti a momenti della storia o della quotidianità che non li risparmiano.
Nuova la trattazione della figura degli alleati, coloro che, pur non rientrando nella categoria colpita da grassofobia, dovrebbero aiutare chi ne è invece vittima rendendosi attivi nel prevenire determinati atteggiamenti e nel portare avanti una reale inclusione.
Si passa poi a sottolineare la necessità di essere sé stessi, di non farsi schiacciare dal peso della standardizzazione imposta dalla società, per procedere con una sorta di decalogo, schietto e vero, tra consigli e risposte da dare all’occorrenza. A spiegare come è possibile (soprav)vivere bene nel mondo attuale, evitando la grassofobia e riconoscendo che grasso e grassa non sono solo due termini puramente descrittivi, ma anche un diritto e sicuramente non una colpa: si può e si deve vivere sempre e pienamente la propria condizione fisica, mentale, di genere o qualunque essa sia. Il libro si conclude poi con un glossario dei termini chiave descritti nel corso del testo.
Recensione libro Belle di Faccia: considerazioni
Belle di faccia scorre velocissimo. La scrittura è decisa e intensa, tanto che in alcuni tratti sembra quasi di sentire le voci delle due autrici parlare in contemporanea. È ricco di informazioni, ricco di documentazione, inclusivo anche nella lingua utilizzata (la schwa, ə, sostituisce volutamente tutte le desinenze di genere e numero). Un lavoro veramente ben fatto, che non si omologa alla schiera di libri autobiografici e melensi dedicati all’evoluzione, già ampiamente consumata, della ragazza cicciottella fino alla sua trasformazione in donna super top.
Bello il contenuto, bella la visione fresca, molto attuale, specchio più della generazione Z che delle precedenti, abituate spesso a catalogare piuttosto che a includere. Solo un po’ monotona, forse, l’incazzatura delle autrici nei confronti del mondo grassofobico, con una scrittura in alcuni punti così aggressiva da rendere necessaria una piccola pausa per riprendere fiato. La foto, evidentemente, di una rabbia di fondo derivante dalle situazioni non richieste che tutte noi, dalla nascita, conosciamo fin troppo bene.
Voto: 4/5
Consigliato
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