Sabrina Ferilli confessa: "Mi facevano sentire brutta"

Sabrina Ferilli e la rivelazione sugli anni difficili della giovinezza: le parole dell'attrice a Oggi è un altro giorno. 

Sabrina Ferilli è una delle attrici italiane più amate e apprezzate del grande schermo ma non solo, la Ferilli è anche una star della televisione e dei palcoscenici teatrali d'Italia. Insomma la Sabrina nazionale è amatissima e recentemente è stata protagonista dell'ultima serata del festival di Sanremo per poi vincere un David di Donatello alla carriera nella serata condotta e guidata da Carlo Conti. L'attrice a breve debutterà in televisione con una fiction Rai molto attesa ma prima è stata ospite dello studio di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno.

Ogni pomeriggio Serena Bortone dedica del tempo del suo programma all'intrattenimento o a interviste che conquistano il pubblico e ieri è stata la volta di Sabrina Ferilli che ha parlato della sua vita, del suo lavoro e anche del rapporto con il suo corpo. L'attrice si è lasciata andare ma come sempre ha tenuto quella lucidità nel racconto degli anni difficili della sua giovinezza che la contraddistingue da sempre.

Sabrina Ferilli e il rapporto con il suo corpo

La Ferilli è una delle donne più desiderate d'Italia ancora oggi ma la sua carriera è iniziata intorno ai 30 anni dopo il debutto nel film La bella vita di Paolo Virzì e per parlare dei suoi amori non è necessario che vada troppi anni indietro. La Ferilli ha confessato: "Alle medie ancora mi salvavo, dopo mi sono incicciottita. Quel fisico si è sbracato e poi dopo anni è ritornato in auge. Fino a 25, 26 anni non mi corteggiava nessuno" l'attrice ha confessato che era considerata un brutto anatroccolo.

Sabrina ha poi continuato con decisione a spiegare ciò che ha vissuto in giovinezza con estrema sincerità e senza troppi peli sulla lingua: "Diciamo le cose come stanno. Non mi sentivo brutta, mi ci facevano sentire gli altri ragazzini. Io non ho avuto fidanzati per molto tempo, per 8-9 anni. Sai le cotte per il ragazzino del liceo? Ecco, quelle non c'erano. C'erano fisici che mettevano un po' paura. Quella è un'età in cui si amano le ragazzine tutte fibra rossa, piccoline, che pesano pochino, con i capelli stupendi. Io avevo questa montagna di capelli neri, gretti. Non mi è capitato di rivedere tutti quelli che mi piacevano e non ricambiavano. Qualcuno sì. Dopo ce li siamo fregati tutti e lì mi sono divertita".

Nella seconda parte dell'intervista Sabrina ha poi confessato cos'è che proprio non sopporta per niente: "L'ingiustizia. Mi avveleno e 9 volte su 10 prendo contatti con la persona di cui ho letto vivere questa ingiustizia e cerco di farmene carico. E' una cosa che mi leva proprio il sonno. Le offese, le critiche, non mi interessano, ma l'ingiustizia, poi sulla persona più debole, è una roba che mi ammazza".

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