L'attrice Barbie Ferreira confessa il lato più pericoloso della body positivity

L'attrice di Euphoria confessa il lato oscuro della body positivity che nessuno aveva mai immaginato.

Il movimento Body Positivity nasce con l'intenzione di includere qualsiasi corpo umano di qualsiasi forma e taglia, dai disabili alle persone grasse. Insomma negli ultimi anni questo concetto ha preso piede grazie ai social e moltissime aziende hanno creato settori detti curvy per includere qualsiasi corpo all'interno delle loro collezioni. Anche la moda si è schierata a favore con sfilate e eventi in cui sono presenti modelle curvy meravigliose che indossano le più grandi firme italiane. C'è però un lato oscuro della body positivity che non tutti conoscono e di cui Barbara Ferreira ha deciso di parlare.

La Ferreira è un'attrice e modella curvy che oggi ha 25 anni e che è originaria del Brasile anche se nata a New York. Lei stessa a soli 16 anni è diventata una modella curvy e esempio di body positivity. Oggi è protagonista di una serie di successo che è Euphoria e racconta però l'arma a doppio taglio della campagna body positive che spesso la etichettata per ciò che non è.

La confessione di Barbie Ferreira e l'etichetta della body positivity

L'attrice ha svelato l'altro lato della medaglia che racconta il punto di vista di chi continuamente sente parlare di body positivity essendo spesso etichettata. Sembra paradossale ma è così, può capitare che alcune persone vengano trasformate involontariamente in icone che non erano desiderate ed è il caso della protagonista di Euphoria: "È divertente che la gente presupponga che io ami il mio corpo, anche perché io non ho mai detto questo, sono stati gli altri a immaginarlo appiccicandomi addosso questa etichetta". L'etichetta di una donna coraggiosa, capace di accettare il proprio corpo che in altri contesti non sarebbe mai stato considerato. Ecco il rischio della body positivity quando finisce per premiare qualità come la tenacia e la forza di volontà senza le quali il corpo non sarebbe mai stato abbastanza.

L'attrice prosegue: "Se non rientri nello standard di Hollywood o del mondo della moda automaticamente vieni vista come una persona coraggiosa, e per me questo è davvero offensivo. È difficile essere sempre confinata in quell’area e sentire la pressione di dover per forza essere felice nel tuo corpo sin dalla giovane età". La Ferreira dichiara quindi che non bisogna per forza essere felici nel proprio corpo a tutti i costi, costringersi a piacersi non è l'obiettivo della body positivity ma pare che i social network stiano ostacolando il processo originario del movimento.

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