Elena D'Amario, il messaggio di body positive: "Il corpo è il mio tempio, ma mai inseguire la perfezione"

Elena D'Amario è da 4 anni, una ballerina professionista del corpo di ballo di Amici di Maria De Filippi e da 10 anni di una delle più importanti scuole al mondo per la danza, la Parson Dance Company a New York: non avrebbe mai potuto declinare l'invito della conduttrice in Italia, proprio nel talent che le ha permesso a soli 19 anni di diventare una talentuosissima ballerina con oltre un milione di followers sui social, dove racconta tutto di sé e comunica anche grandi messaggi per tutti, ballerini e non. Il suo motto è "Il corpo è il mio tempio, ma mai inseguire la perfezione"

Elena D'Amario ha partecipato al talent di Maria De Filippi quando aveva solo 19 anni e un grandissimo talento, con studio, impegno e dedizione alla sua passione, Elena è riuscita ad ottenere dalla danza tutto ciò che avrebbe desiderato, ballare è come respirare. Non manca però, una ballerina del suo calibro, sempre esposta ad attacchi per il proprio corpo,  a toccare argomenti delicati come il body sharming e il body positive di cui non potrebbe che essere una grande sostenitrice. Proprio parlando della sua esperienza come ballerina e personaggio famosi, la D'Amario ha confessato di essere esposta all'esposizione sui mezzi di comunicazione,  suoi social, ma soprattutto sul palcoscenico " Ci devi fare i conti subito, insomma. Io ero adolescente, allenata ma più gracile, non ballavo certo otto ore al giorno come oggi. E infatti è stato un bell’insegnamento, così come il confronto immediato con il tema della diversità: a scuola eravamo più di cinquanta bambine, e a quell’età si è tutte molto diverse. Cresci e cambi proprio con la disciplina."

Ma è proprio nel parlare della sua professione di ballerina che Elena D'Amario lancia un messaggio molto importante sul body positive, parlando anche delle sue esperienza di body shaming. Queste ultime per la ballerina sono state uno sprone a maturare a fare di più e meglio, ad affermarsi "I difetti vanno fatti 'maturare' e valorizzati. Non bisogna uniformarsi." Il messaggio di Elena D'Amario è chiaro, non serve a nulla ricorrere l'ideale di perfezione, la vera perfezione sta nel concetto di unicità, diventare uniche  "Alla fine la perfezione è un concetto tanto soggettivo da essere vuoto e ingannevole: cosa vuole dire? Cosa significa? Anche chi fa body shaming e scrive: 'dovresti essere più magra'  ma quanto più magra? 'Dovresti avere più seno' ma quanto più seno? Io non voglio essere perfetta né in quello che faccio né nel mio aspetto, ma vorrei essere unica, quindi riconoscibile"
E' il caso di dare ascolto a chi del proprio corpo fa un tempio dell'unicità piuttosto che ascoltare i giudizi sterili delle persone che non siamo noi stesse, voi non credete?
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