"Mai bollire l'acqua due volte, è pericoloso": arriva l'avvertimento che nessuno immaginava

Non tutti lo sanno, ma l’acqua non dovrebbe mai essere bollita per due volte di seguito. Nel momento in cui l’acqua viene portata a ebollizione la prima volta, si verifica un cambiamento della sua composizione chimica: in pratica, i gas si dissolvono e i composti volativi evaporano. L’acqua bollita una sola volta, pertanto, può essere bevuta senza problemi (ovviamente dopo averla lasciata raffreddare). Se la si fa bollire ancora, però, le cose cambiano (si parla, ovviamente, dell’acqua normale, al cui interno sono presenti minerali disciolti e gas e non dell’acqua distillata deionizzata, che invece può essere fatta bollire ripetutamente).

Nel caso in cui l’acqua del rubinetto o l’acqua minerale delle bottiglie vengano fatte bollire due volte o siano fatte bollire per troppo tempo, si verifica un cambiamento dei composti chimici, che consiste in un loro peggioramento. Si accumulano, infatti, delle sostanze chimiche pericolose che vengono assorbite dall’organismo. Si tratta, in particolare, del fluoruro, dei nitrati e dell’arsenico. Non veleni in assoluto, ma prodotti potenzialmente molto dannosi: anche i minerali fondamentali per l’organismo umano, infatti, se si accumulano in quantità eccessive rischiano di diventare pericolosi. Basti pensare ai sali di calcio, il cui accumulo è foriero di calcoli biliari e calcoli renali.

Entrando più nello specifico, un accumulo eccessivo di arsenico nel corpo umano con il passare degli anni è in grado di favorire la comparsa di un’intossicazione da arsenico che è correlata a diverse patologie: non solo infertilità, ma anche problemi di carattere neurologico, malattie del cuore e del sistema circolatorio, cancro o disturbi dello sviluppo. Non è un caso se l’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che, per colpa dell’arsenico, l’acqua potabile costituisce la minaccia per la salute più grande per l’umanità. Non devono essere sottovalutati, poi, gli effetti dei nitrati: non sempre sono pericolosi, ma in alcuni casi sono addirittura cancerogeni.

I nitrati, infatti, diventano molto tossici nel momento in cui sono esposti a una fonte di calore molto alto, come accade nel caso dell’acqua che bolle. Con le temperature più elevate, i nitrati vengono trasformati in nitrosamine, che sono dei composti cancerogeni e sono coinvolti nella comparsa del tumore del colon, del tumore dell’esofago, del tumore della tiroide, del tumore del pancreas, del tumore dello stomaco, del tumore della vescica, del tumore del retto, del tumore dell’ovaio, del linfoma non Hodgkin e della leucemia.

Anche il fluoruro è piuttosto pericoloso, ma nonostante le evidenze scientifiche in questo senso il governo degli Stati Uniti continua a mantenerlo presente nel rifornimento idrico: per altro, i filtri per l’acqua che si comprano al supermercato o on line non sono sufficienti per filtrare il fluoruro ed evitare che venga introdotto nell’organismo. Una ricerca condotta dall’Università di Harvard ha dimostrato che l’esposizione al fluoruro causa danni allo sviluppo cognitivo e allo sviluppo neurologico dei bambini. Non solo: per colpa del fluoruro di sodio che viene assorbito ogni giorno, il corpo umano non riesce ad equilibrare i processi ormonali, con particolare riferimento alla ghiandola pineale.

Il fluoruro ha, tra l’altro, effetti negativi che si ripercuotono sulla salute del sistema nervoso centrale, essendo coinvolto nella comparsa di deficit cognitivi e di alterazioni del comportamento. In più, questa sostanza è considerata un neurotossico dello sviluppo, in quanto può risultare tossico per il feto e per il suo sistema nervoso a dosi che, invece, non sono pericolose per gli adulti. Una neurotossicità di questo tipo si concretizza sotto forma di alterazioni del comportamento e di un quoziente intellettivo ridotto. Due studi epidemiologici piuttosto recenti hanno messo in evidenza la correlazione tra la fluorizzazione dell’acqua e le fratture all’anca. Per di più, alcune bioanalisi che sono state eseguite sugli animali hanno suggerito l’ipotesi di un effetto cancerogeno del fluoruro per il fegato e per le ossa, per colpa delle sue proprietà farmacocinetiche e della sua geno-tossicità. Insomma, sono tanti i motivi per cui non bisogna bollire l’acqua del rubinetto più di una volta: meglio buttarla e usarne di nuova.