È passata una settimana dall'inizio della guerra in Israele e le sue ripercussioni economiche iniziano a farsi sentire. Ma come può questo conflitto influenzare l'economia mondiale e, in particolare, quella italiana? L'economista di fama mondiale Carlo Cottarelli ha fornito un'analisi dettagliata di questa situazione durante il suo intervento a Stasera Italia.
Possibili impatti sulla crescita economica
Secondo Carlo Cottarelli, non c'è motivo di allarmismo. Se la guerra rimarrà confinata nelle sue attuali dimensioni, l'economia globale non subirà grossi contraccolpi. Infatti, nonostante la durezza dei tempi attuali, l'economia mondiale sta registrando una crescita del 3%. Quindi, non dovremmo temere un'improvvisa crisi economica.
Effetti sul prezzo del petrolio e del gas
Tuttavia, il costo del petrolio è salito del 5% negli ultimi giorni. Cottarelli sostiene che un incremento del 10% del prezzo del petrolio potrebbe rallentare l'economia mondiale dello 0,15%. Ma questo non dovrebbe destare allarme, dato che la dipendenza mondiale dal petrolio si è ridotta nel corso degli anni.
Per quanto riguarda il gas, il suo costo ha subito un aumento significativo. Non solo a causa del conflitto in Israele, ma anche per l'interruzione del gasdotto tra l'Estonia e la Finlandia. Ma, ancora una volta, non dovremmo preoccuparci troppo: il prezzo del gas è ben lontano dai livelli raggiunti durante il conflitto in Ucraina, quando era salito a 300-350 dollari. Al momento, il costo del gas è di 55 dollari.
La posizione dell'Italia
E se il conflitto dovesse intensificarsi? Carlo Cottarelli ha sottolineato come l'Italia si sia affidata a partner non del tutto affidabili, come l'Algeria, per il suo rifornimento di gas. Questa è una scelta obbligata nel breve termine, ma nel lungo termine dovremmo puntare su fonti di energia rinnovabili e, in parte, anche sul nucleare.
In conclusione, nonostante la guerra in Israele, l'economia mondiale sembra tenere. Ma dovremmo rimanere vigili: un'escalation economica del conflitto potrebbe cambiare drasticamente la situazione. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, vi invitiamo a consultare i dati forniti da Carlo Cottarelli durante la sua intervista a Stasera Italia.
E voi, cosa ne pensate? Credete che la guerra in Israele possa avere un impatto significativo sull'economia globale e italiana? E che ne pensate delle scelte energetiche dell'Italia in termini di approvvigionamento di gas? Ricordate, come diceva John F. Kennedy, "La guerra è un male che distrugge tutto, anche l'economia". Nel nostro caso, ci ricorda l'importanza di diversificare le nostre fonti energetiche e non dipendere da paesi instabili.